mercoledì 8 giugno 2011

Manuale di sopravvivenza per genitori fortunati (1^ Parte)

Fortunati esatto... perchè secondo me già il fatto di essere genitori significa che siamo fortunati!

Mettetevi comunque l'anima in pace perchè dalla nascita in poi dei vostri pargoli, TUTTI ma proprio TUTTI vi chiederanno TUTTO e di più sul vostro pupo, e la cosa più curiosa è che non importa quanto voi siate stati introversi o riservati fino al giorno prima del fatidico evento, DOPO non starete più nella pelle, sarà più forte di voi, si... anche voi avrete l'impulso innato di raccontare a tutti le vostre avventurose cronache di pannolini, latte, pappe e pupù di ogni colore e consistenza!!

Ho messo appunto una mini guida per rispondere alle domande più frequenti che invadono le pause caffè dei neo-genitori.

Domandona da un milione di euro:

Ma la notte... DORME??? 

Ehe... in questi casi attenzione a chi vi trovate di fronte: è un genitore?? Se state passando un periodaccio in cui il pupo vi fà dormire come succedeva a me le prime sei settimane, e cioè seduta sul divano, alle 5 di mattina, con la luce accesa, il piede che dondolava la carrozzina e lo sguardo tipico della triglia infornata, consapevole che la principessina aveva in mente tutto meno che dormire... allora siete a cavallo!! Potete tranquillamente sfogarvi con il vostro interlocutore raccontando le lunghe nottate in bianco certi che vi saprà capire e che da quel giorno in poi vi considererà praticamente degli eroi.
MA, se invece avete fortunatamente già superato quella fase e il vostro nano dorme beatamente tranquillo tutta la notte, allora vi consiglio di cambiare discorso, fate finta che dovete andare in bagno, commentate il tempo, chiedetegli cosa preparerà per cena, ma assolutamente non dite a un genitore che VOI, dormite tutta la notte tranquilli, col pupo ancora più tranquillo nel suo lettino, perchè è matematico: vi odierà per tutta la vita! 
E sinceramente se ci immedesimiamo nella situazione di chi con i proprio nani non riesce a chiudere occhio per mesi o anche qualche anno... beh dai, non hanno proprio tutti i torti :P

Domandina semplice e spensierata per chi ha la fortuna di poter allattare:

Lo allatti tu?

Ora... la domanda in sè non è nè inopportuna nè fastidiosa, più che altro lascia perplessi il fatto che chi mi conosce me lo chieda praticamente tutte la volte che mi vede, è ormai una domanda standard, chi mi conosce non mi saluta più con un "Ciao come stai?" ma con un "Allatti ancora tu??"
SI, allatto io, no non dò le aggiunte, si ne ho ancora tanto di latte, no non è sottopeso, si il pediatra dice che va bene così... -.- 
Per molti è incredibile pensare che da una seconda, possa uscire tanto latte che neanche la Lola della Granarolo ci arriverebbe... Se siete nella mia situazione non fateci caso, non è che vi sottovalutino, è che allattare pur restando di dimensioni normali non è cosa da poco e desta tanta curiosità. Annuite sempre e sorridete a 28 denti.

Domanda da statistica personale:

Hai avuto molto dolore durante il travaglio?

Beh, io onestamente non riesco a dire bugie e quindi, se ho di fronte a me una mamma che ha già partorito e che quindi sà cosa si prova, e sà che sopravvivere è possibile, mi sfogo e racconto come è andata, se invece me lo chiede una non-ancora-mamma, cerco assolutamente di minimizzare anche se purtroppo dalla mia faccia traspare tutta la verità, cioè mentre io dico che il dolore è moderato la persona che mi stà di fronte di solito mi dice terrorizzata: "Ma allora fà malissimo???" Bene, se avete questo mio difetto e non riuscite a girare la frittata, probabilmente direte quello che dicono tutti: "Appena finito non ti ricordi più nulla! eheheh... no ma è vero sai... "
Beh, qui la verità secondo me è un'altra, il dolore è disumano, e dopo il parto te lo ricordi eccome, PERO', appena senti il suo primo pianto, sei praticmente in paradiso, provi tutta la gioia che non hai mai provato in vita tua, tutta in un momento, scoppi di felicità, il dolore che hai provato non sai più cos'è, davvero, e dopo, quando hai tua figlia fra le braccia, non ti interessa se hai sofferto, se ti hanno aperta in due come un tacchino da riempire o se hai passato un travaglio lunghissimo.
La felicità che si prova ad aver dato alla luce il proprio bebè và oltre tutto ciò, e tutte le mamme che conosco sono d'accordo sulla stessa cosa, rifarebbero tutto, ma proprio tutto e anche molto di più! E infatti dopo un pò progettano il secondo, e se non lo progettano non è certo per il dolore del parto ma per tutt'altro. Quindi, se durante il travaglio scoprirete che fà davvero male, sappiate che state per iniziare a vivere la parte più felice della vostra vita, essere madri, e il dolore, ci vale tutto!!! Al 100% e oltre.

Segue...

3 commenti:

  1. come sai io ancora nn ho avuto il piacere, anzi l'onore, ma il dolore del parto è l'ultimo dei miei pensieri... ho così tanta voglia di diventare mamma che tutto il resto non conta!!!!

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  2. sei davvero sensibilissima ... e non vedo l'ora di leggere la seconda parte!

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